Introduzione
La dieta può influenzare in modo significativo il benessere e la salute, compresa quella della prostata.
La prostata è una ghiandola delle dimensioni di una noce situata tra la vescica e il pene e di trova proprio davanti al retto.
L’uretra passa attraverso il centro della prostata, dalla vescica al pene, permettendo all’urina di fuoriuscire dal corpo.
La prostata, inoltre, secerne un liquido che nutre e protegge lo sperma.
Durante l’eiaculazione, la prostata spreme questo fluido nell’uretra e lo espelle con lo sperma.
Aggiungendo alla propria dieta alimenti sani e favorevoli ad essa, si può ridurre il rischio di incorrere in problemi o in malattie, in particolare:
- l’ iperplasia prostatica benigna (IPB), detta anche ingrossamento della ghiandola prostatica, una condizione comune all’avanzare dell’età che può causare fastidiosi sintomi urinari, come il blocco del flusso di urina dalla vescica.
- L’infiammazione della prostata, causata dai batteri e che può sfociare in prostatite.
- il tumore della prostata
Secondo i dati dell’AIRC, il cancro alla prostata in Italia:
è il tumore più diffuso nella popolazione maschile e rappresenta il 18,5% di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo: le stime relative all’anno 2020 parlano di 36.074 nuovi casi l’anno a livello nazionale.
Le possibilità di ammalarsi di tumore alla prostata sono scarse prima dei 40 anni di età, ma aumentano sensibilmente dopo i 50 anni e circa due tumori su tre sono diagnosticati in persone con più di 65 anni.
Pertanto, dopo i 45-50 anni d’età, è buona prassi eseguire una visita urologica preventiva.
L’urologia è quella branca della medicina che si occupa delle patologie dell’apparato urinario maschile e femminile e degli organi genitali maschili esterni.
La prostata è stata oggetto di numerosi studi ed articoli scientifici nel corso degli ultimi anni, dai quali sono emersi alcuni dati interessanti:
- Alcune analisi hanno mostrano il ruolo del sistema immunitario nel modulare l’insorgenza di resistenze nel tumore alla prostata avanzato.
- Alcuni esperti ritengono che la dieta occidentale ad alto contenuto di grassi e zuccheri possa contribuire all’aumento dei tassi di cancro alla prostata.
- Altri studi hanno associato sia le diete ricche di prodotti lattiero-caseari sia – di conseguenza – l’elevato apporto totale di calcio attraverso gli alimenti e gli integratori a un rischio maggiore di sviluppare il cancro alla prostata. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questo legame.
- In uno studio volto a esaminare la dieta mediterranea in relazione alla progressione del tumore alla prostata negli uomini in regime di sorveglianza attiva, i ricercatori del The University of Texas MD Anderson Cancer Center hanno scoperto che gli uomini con tumore alla prostata localizzato che hanno riferito un modello alimentare di base che segue più da vicino i principi chiave di una dieta mediterranea hanno ottenuto risultati migliori nel corso della malattia.
Ma quali sono, effettivamente, i sei migliori alimenti che puoi assumere per prevenire problemi a questo importantissima ghiandola?
Vediamoli insieme!
1. Pomodori
Alcuni frutti e ortaggi, tra cui i pomodori, contengono un potente antiossidante chiamato licopene.
Alcune ricerche suggeriscono che una dieta ricca di licopene può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare il cancro alla prostata.
Sono necessarie ulteriori ricerche per confermare un beneficio, ma in una revisione di 24 studi i ricercatori hanno suggerito che i maschi che mangiavano più pomodori avevano meno probabilità di sviluppare il cancro alla prostata.
Il licopene può ridurre i danni alle cellule e rallentare la produzione di cellule cancerogene.
È un antiossidante, cioè protegge le cellule dai danni.
Poiché il licopene è strettamente legato alle pareti cellulari dei pomodori crudi, il corpo ha difficoltà a estrarlo.
I prodotti a base di pomodoro cotti o passati possono essere una scelta migliore, come ad esempio i seguenti:
- concentrato di pomodoro bio
- passata di pomodoro bio
- pomodori secchi bio
- succo di pomodoro bio
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I pomodori contengono un potente antiossidante chiamato licopene che può ridurre il rischio di cancro alla prostata.
2. Broccoli
I broccoli sono un ortaggio che contiene molti composti complessi che possono aiutare a proteggere alcune persone dal cancro.
Alcuni studi suggeriscono che esiste un legame tra la quantità di verdure crucifere consumate – un gruppo che comprende i broccoli – e un minor rischio di cancro alla prostata.
I motivi non sono ancora chiari, ma i ricercatori suggeriscono che alcune sostanze fitochimiche presenti in questi ortaggi – tra cui il sulforafano, di cui i germogli di broccoli contengono quantità concentrate – colpiscano e uccidano selettivamente le cellule tumorali, lasciando inalterate le cellule prostatiche normali.
Altre verdure crucifere sono il cavolfiore, il cavolo, i cavoletti di Bruxelles, il cavolo riccio e il cavolo nero.
SOMMARIO
I broccoli contengono sulforafano e altri composti antitumorali che colpiscono e uccidono selettivamente le cellule tumorali.
3. Té verde
Da migliaia di anni si usa il tè verde per i suoi benefici per la salute.
I ricercatori hanno condotto molti studi sui suoi effetti sul cancro.
È dimostrato che i suoi composti speciali possono ridurre il rischio di cancro alla prostata influenzando la crescita tumorale, la morte cellulare e la segnalazione ormonale.
I seguenti composti potrebbero spiegare i benefici del tè verde per la salute:
- derivati della xantina
- epigallocatechina gallato (EGCG)
- epicatechina
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Il tè verde contiene una serie di composti, tra cui potenti antiossidanti, che potrebbero aiutare a combattere il cancro.
4. Legumi e soia
I legumi sono un gruppo di cibi che comprende fagioli, arachidi e lenticchie.
I legumi contengono composti vegetali biologicamente attivi noti come fitoestrogeni.
Gli isoflavoni sono uno di questi fitoestrogeni.
Una revisione ha rilevato che le persone che mangiavano più fitoestrogeni avevano un rischio di cancro alla prostata ridotto del 20% rispetto al gruppo con l’assunzione più bassa.
Gli effetti antitumorali dei fitoestrogeni possono derivare dalle loro proprietà antiossidanti e dagli effetti sulla regolazione ormonale e sulla morte cellulare.
Sebbene siano ancora necessarie ricerche più conclusive, alcuni studi hanno messo in relazione gli isoflavoni della soia con una riduzione del rischio di cancro alla prostata.
Il National Cancer Institute (NCI) americano, inoltre, mostra un legame tra il consumo di soia e la riduzione dei livelli di antigene prostatico specifico (PSA).
Il PSA è una proteina prodotta dalla prostata. Il test del PSA, che misura il livello di PSA nel sangue, è utilizzato come test di screening per il cancro alla prostata.
Questa ricerca sembra anche indicare che la soia è più efficace se consumata insieme ad altri cibi che combattono il cancro.
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I legumi, compresa la soia, contengono composti chiamati fitoestrogeni, che possono contribuire a sopprimere la crescita tumorale.
5. Succo di melograno
Come il tè verde, i melograni sono una ricca fonte di antiossidanti.
Il succo di melograno ha la reputazione di essere un superfood grazie ai suoi alti livelli di antiossidanti.
Essi possono aiutare a prevenire le malattie croniche legate allo stress ossidativo.
Il succo di melograno e alcuni dei suoi componenti bioattivi possono contribuire a inibire la proliferazione delle cellule del cancro alla prostata.
Studi su animali e in provetta hanno rilevato che il succo e l’estratto di melograno inibiscono la produzione di alcune cellule tumorali della prostata, anche se sono necessarie ulteriori ricerche sull’uomo.
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I melograni sono ricchi di antiossidanti. Studi su animali e in provetta hanno dimostrato che il succo di melograno può inibire la produzione di alcune cellule del cancro alla prostata.
6. Pesce
I grassi polinsaturi, compresi gli omega-3 e gli omega-6, sono acidi grassi essenziali contenuti esclusivamente nell’ alimentazione.
Non vengono sintetizzati dall’organismo.
La dieta occidentale tradizionale contiene molti acidi grassi omega-6 ma non molti omega-3.
L’equilibrio di acidi grassi omega-3 e omega-6 è legato a migliori risultati di salute.
Diverse revisioni hanno riportato che, sebbene possa esistere un legame tra un maggiore consumo di grassi omega-3 e un minor rischio di cancro alla prostata e di mortalità per cancro alla prostata, sono necessarie ulteriori ricerche, in particolare studi sull’uomo.
I pesci grassi hanno molti altri benefici per la salute.
Per aumentare l’apporto di omega-3, provate a consumare i pesci grassi che si trovano in acque fredde.
Questi includono:
- salmone
- aringa
- sgombro
- sardine
- trota
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I pesci grassi, come il salmone e lo sgombro, contengono acidi grassi omega-3, molto salutari. Questi composti possono contribuire a mantenere la prostata sana, anche se sono necessari ulteriori studi.
Il ruolo della vitamina c
Le ricerche indicano infine che la vitamina C potrebbe ridurre la possibilità di sviluppare i sintomi dell’ingrossamento della prostata.
Si ritiene che lo stress ossidativo sia un fattore che contribuisce all’IPB e questo può spiegare perché nutrienti come la vitamina C, che hanno ricche proprietà antiossidanti, possono contribuire ad alleviare i sintomi.
Essa può anche prevenire l’espansione di una molecola nota come HIF-1alfa, che può influenzare la crescita delle cellule prostatiche. Bloccando questa molecola, la vitamina riduce la possibilità di ingrossamento della prostata.
Consigli finali
Infine, oltre a consigliare gli alimenti sopra citati, suggeriamo di seguire un modello generale di alimentazione sana, che consiste sostanzialmente in:
- Mangiare almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. Scegliete quelle con colori intensi e brillanti.
- Scegliere pane integrale al posto di quello bianco (e pasta e cereali integrali).
- Limitare il consumo di carne rossa, tra cui manzo, maiale, agnello e capra, e di carni lavorate, come mortadella e hot dog. Pesce, pollame senza pelle, fagioli e uova sono fonti proteiche più salutari.
- Scegliere grassi salutari, come l’olio d’oliva, la frutta secca (mandorle, noci, noci pecan) e l’avocado. Limitare i grassi saturi dei latticini e di altri prodotti animali. È bene anche evitare i grassi parzialmente idrogenati (grassi trans), presenti in molti fast food e alimenti confezionati.
- Evitare le bevande zuccherate, come le bibite gassate e molti succhi di frutta.
- Mangiare dolci occasionalmente.
- Limitare il sale. Scegliete alimenti a basso contenuto di sodio leggendo e confrontando le etichette degli alimenti. Limitare l’uso di cibi in scatola, elaborati e surgelati.
- Fare attenzione alle porzioni. Mangiate lentamente e smettete di mangiare quando siete sazi.
Conclusioni
I cibi che contengono composti essenziali possono contribuire a mantenere la prostata sana e a ridurre il rischio di cancro.
Tuttavia, i ricercatori devono condurre molti altri studi per sapere con precisione in che modo l’alimentazione influisce sulla salute della prostata.
È bene consultare il proprio medico o nutrizionista prima di apportare modifiche alla dieta, soprattutto se si sta seguendo un trattamento per il tumore alla prostata.
Infatti, alcuni alimenti possono interagire con diversi farmaci e terapie.Detto ciò, inserire questi alimenti nell’ambito di uno stile di vita sano può aiutare a mantenere in salute l’intero organismo, prostata inclusa.