La clorofilla è una molecola vegetale presente in quasi tutte le piante e nelle alghe, il cui compito è quello di partecipare a un particolare processo chimico (la fotosintesi clorofilliana che consente la produzione di ossigeno) grazie al quale è possibile produrre sostanze organiche, principalmente carboidrati, a partire dall’acqua e dall’anidride carbonica e in presenza di luce solare.
Questo pigmento presenta una struttura chimica molto simile a quella dell’ emoglobina, una proteina presente nei globuli rossi (la differenza sta nel fatto che l’atomo centrale di ferro presente nell’emoglobina è sostituito nella clorofilla con un atomo centrale di magnesio) e per questo si è soliti chiamare la clorofilla anche “sangue vegetale”.
Fondamentale per le piante, la clorofilla è utile anche alla salute degli esseri umani e questo perché contiene una serie di sostanze che la rendono un vero e proprio rigeneratore di cellule oltre che un valido supporto in presenza di determinate patologie come ad esempio l’anemia (carenza di ferro).
Che cos’é la clorofilla?
La clorofilla, nome che deriva dal greco “chloros” (verde) e “phyllon” (foglia), è un pigmento di colore verde presente in quasi tutte le piante, nelle alghe e in alcuni tipi di batteri fotosintetici.
Isolata per la prima volta nel 1817 dai chimici francesi Joseph Bienaimé Caventou e Pierre-Joseph Pelletier, la clorofilla ha come funzione principale quella di assorbire la luce solare necessaria agli organismi vegetali per la produzione di energia, a sua volta indispensabile per lo svolgimento delle loro funzioni vitali.
Presente nei grani dei cloroplasti delle cellule vegetali, alghe e procarioti in grado di realizzare la fotosintesi clorofilliana, la clorofilla ha una composizione molecolare simile a quella dell’emoglobina e, come accennato, ha il compito di assorbire la luce del sole nelle lunghezze d’onda del blu-rosso, per poi riemetterla nel verde, conferendo così alle foglie il caratteristico colore verde in piena attività fotosintetica.
Della clorofilla esistono, poi, tipi diversi a seconda della capacità di assorbimento della luce solare in differenti lunghezze d’onda; in linea di massima si distinguono nel mondo vegetale due tipi principali di clorofilla (ovvero le più diffuse), vale a dire la clorofilla a capace di assorbire la luce blu-violetta e rossa e la clorofilla b in grado, invece, di assorbire soprattutto la luce blu e arancione.
La varietà di pigmenti, capaci di assorbire luce solare a diverse lunghezze d’onda, è estremamente importante per gli organismi vegetali che, in questo modo, possono assorbire la luce solare in tutto lo spettro visibile.Questa molecola di origine vegetale è prodotta direttamente dalle piante (non proviene quindi dall’ambiente esterno e non viene assorbita dalle radici), presenta un colore verde-giallastro e nel periodo autunnale la sua concentrazione nel fogliame diminuisce, cosa che porta le foglie ad assumere la caratteristica colorazione bruna e rossiccia.
Clorofilla: proprietá e benefici
La clorofilla è fondamentale per gli organismi vegetali ma, grazie alle sue particolari proprietà, risulta importante anche per il benessere dell’uomo.
Alla clorofilla liquida, infatti, sono state attribuite una serie di proprietà davvero interessanti, oltre a numerosi benefici per la salute dell’ organismo.
Innanzitutto ha proprietà disintossicanti e depurative, ovvero è in grado di favorire l’eliminazione delle tossine dagli organi (e di limitarne l’assorbimento) così da supportare l’attività del fegato e la depurazione del corpo, con risvolti positivi anche sul sistema immunitario, le cui difese si rafforzano.
Altrettanto importanti sono le proprietà antiossidanti, ovvero di contrasto ai radicali liberi e di supporto alla rigenerazione cellulare, così come la capacità di attivare il metabolismo, di facilitare la cicatrizzazione dei tessuti (poiché migliora la circolazione sanguigna) e di migliorare l’attività cardiaca.
Oltre a ciò, la clorofilla liquida si rivela di grande aiuto in caso di anemia (grazie alle sue caratteristiche nutrizionali e in particolare alla presenza di ferro), rivitalizza il sistema vascolare (in particolare nelle gambe contribuendo così a contrastare disturbi come le vene varicose), è di supporto alla regolazione del ciclo mestruale e sembra in grado di migliorare la digestione, di favorire la salute dell’intestino, di riequilibrare la flora batterica intestinale e di contribuire sia alla riduzione del senso di fame (essendo così anche di aiuto nella perdita di peso) che al drenaggio dei liquidi in eccesso.
L’assunzione di clorofilla (attraverso il cibo o sotto forma di integratore) aiuta poi a migliorare gli odori personali (alito, sudore), che diventano meno pungenti e acidi, contribuisce all’eliminazione dei gas (sgonfiando l’intestino, riducendo la fermentazione dei cibi a livello intestinale ed evitando fastidi come la pancia gonfia), migliora l’assorbimento del calcio e, grazie alle sue funzioni detox naturali, permette di combattere la stanchezza cronica e di migliorare la resistenza alla fatica (essendo quindi molto utile se si praticano sport dall’intenso sforzo fisico).
La clorofilla possiede anche interessanti proprietà rigenerative (per questo è spesso consigliata in seguito a malattie infettive), migliora l’assetto glicemico nel sangue (ed è quindi indicata per i diabetici), ed è di supporto nella cura di diversi tipi di disturbi quali raffreddore, laringite, influenza, gengivite, faringite, infezioni ed escoriazioni della pelle.
Di recente, alla clorofilla è stata attribuita anche un’azione chemio-protettiva, ovvero di protezione contro sostanze dannose e cancerogene, con la conseguenza che questa sostanza pare efficace nella prevenzione di alcuni tipi di tumori.Infine, non va dimenticato che la clorofilla sembra essere di supporto anche alla salute e alla bellezza della pelle, poiché in grado di svolgere un’azione anti-aging, vale a dire di contrasto all’ invecchiamento, e anti-impurità, in virtù delle sue proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie.
Controindicazioni della clorofilla
La clorofilla, sotto forma liquida, nei cibi o come integratore, viene considerata generalmente sicura, tuttavia ci sono delle controindicazioni e degli effetti collaterali che è bene conoscere.
Innanzitutto è sempre importante evitare di assumere questa sostanza oltre le dosi consigliate e questo perché potrebbero verificarsi conseguenze avverse come diarrea, disturbi digestivi e variazioni nel colore delle feci.
Molto importante, poi, è evitare l’assunzione di clorofilla (soprattutto come integratore) in concomitanza con alcuni tipi di farmaci che incrementano la sensibilità alla luce solare; in questi casi, infatti, si potrebbe incorrere in effetti avversi come eritemi, ustioni e formazione di vesciche.
La clorofilla è inoltre sconsigliata alla donne in gravidanza o allattamento (per l’ utilizzo di un integratore di clorofilla in questi casi è bene rivolgersi al proprio medico) e sia nel caso in cui la sia assuma per via orale (integratore o clorofilla liquida) o tipica (creme, unguenti) è di fondamentale importanza verificare le reazioni del corpo, che potrebbe manifestare conseguenze indesiderate come arrossamenti, irritazioni, bruciori, pruriti, e proteggere la cute con creme solari (soprattutto se si ha la carnagione molto chiara).
In entrambi i casi se si verificano delle conseguenze indesiderate è necessario interrompere immediatamente l’assunzione.
Clorofilla: in quali cibi si trova e come assumerla
La clorofilla è presente in molti alimenti e tra questi quelli che ne garantiscono un apporto maggiore sono le verdure e gli ortaggi verdi.
In particolare, è possibile trovare buoni quantitativi di clorofilla nei broccoli, nei cavoli (cavolo nero e cavolo toscano), negli spinaci, nell’insalata, nella verza, nella cicoria, nella rucola, nella bieta e nelle cime di rapa.
Oltre che in questi cibi, la clorofilla si trova in buoni quantitativi anche nei cavoletti di Bruxelles, negli asparagi, nei piselli, nei cetrioli e nei peperoni verdi, senza dimenticare altri tipi di alimenti come l’alga spirulina, il tarassaco, la moringa e il prezzemolo, quest’ultimo considerato come l’alimento con la maggiore concentrazione di questa sostanza.
La clorofilla, quindi, può essere assimilata integrando nella dieta questi cibi ma è altresì possibile assumerla anche sotto forma di integratori.
Gli integratori di clorofilla, venduti presso le erboristerie e nelle farmacie che dispongono di una sezione fitoterapica, sono commercializzati sotto forma di estratto liquido o capsule e possono essere inseriti nella propria dieta per curare determinati tipi di disturbi.
L’assunzione di questo tipo di prodotto, infatti, può rivelarsi utile nel caso in cui si stia seguendo un percorso disintossicante da sostanze tossiche, al fine di depurare il fegato e migliorarne le funzionalità, quando si sta attraversando un periodo di forte affaticamento sia fisico che mentale oppure quando si è in convalescenza.
Oltre che in questi casi, la clorofilla può essere utile anche per favorire la perdita di peso (sempre in associazione con un’alimentazione equilibrata, una giusta attività fisica e un corretto stile di vita), per rafforzare il sistema immunitario e per regolarizzare il ciclo mestruale.Questo prodotto, infine, può essere di supporto in presenza di patologie e disturbi diversi come anemia, artrite (e artrite reumatoide), gastrite, alitosi, emorroidi, ulcera e vene varicose.
La clorofilla liquida è utilizzata principalmente per la sua capacità di aiutare nella detoxificazione del corpo, agendo come deodorante naturale e promuovendo la salute del sangue. È anche conosciuta per le sue proprietà che possono accelerare la guarigione delle ferite, grazie alla sua struttura che è simile a quella dell’emoglobina umana.
La clorofilla liquida si assume di solito diluendola in acqua o in altre bevande. La dose consigliata varia da 100 a 300 mg al giorno, ma è importante seguire le indicazioni del produttore o consultare un professionista sanitario per personalizzare il dosaggio in base alle proprie esigenze di salute.
Oltre a berla, la clorofilla liquida può essere utilizzata in cucina, ad esempio aggiunta a frullati, succhi, condimenti per insalate o salse, per arricchire il contenuto nutrizionale dei pasti. Alcuni utilizzano anche la clorofilla liquida in applicazioni topiche, come parte di maschere per la pelle, sfruttando le sue proprietà curative e antibatteriche.